L’intelligenza artificiale è una fucina di opportunità per molti settori. Se ben sfruttata, può divenire un acceleratore capace di ottimizzare e potenziare opportunità che nel mondo degli eventi possono fare la differenza. Può aiutare a migliorare l’experience degli ospiti grazie a soluzioni personalizzate, suggerimenti di itinerari nella città e altre informazioni pertinenti per l’evento. O ad esempio a personalizzare advertising e promozioni che i partecipanti vedono mentre sono in evento.
E se iniziassimo a pensare all’intelligenza artificiale non solo come strumento di ottimizzazione e velocizzazione dei processi, bensì anche come supporto per creare meeting experiences?
Il cuore di ogni processo di organizzazione sono i dati. In qualsiasi contesto è infatti fondamentale conoscere i dati e i numeri, a maggior ragione quando si tratta di interazioni fra persone.
Non sfugge infatti, specie in caso di congressi e convention, chel’obiettivo primario dei partecipanti è quello di intessere relazioni e scoprire nuove #opportunità di lavoro e/o di fare #networking.
Intelligenza artificiale, eventi e pianificazione
Un aspetto di straordinaria importanza per chi organizza eventi e poi quello relativo alle potenzialità di miglioramento delle operazioni dietro le quinte. Si potrebbe dar vita, infatti, ad un back-office automatizzato con dati e previsioni di partecipazione. Pensiamo a quanto questo potrebbe migliorare e agevolare la pianificazione logistica dell’evento o delle attività di catering. L’implementazione di processi a base di intelligenza artificiale, come detto più sopra, potrebbe poi permettere un networking di maggior efficacia e spessore, grazie all’incrocio e al matching delle singole esigenze e peculiarità di brand e aziende partecipanti.
Al netto delle mille possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, la chiave di volta sono i dati. Che alimentano le soluzioni e le rendono fruibili e strategicamente utilizzabili da organizzatori e brand. Per donare valore aggiunto agli eventi.
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